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autore
brano
 
Cicerone
I doveri, III, 57
 
originale
 
[57] Non igitur videtur nec frumentarius ille Rhodios nec hic aedium venditor celare emptores debuisse. Neque enim id est celare, quicquid reticeas, sed cum, quod tu scias, id ignorare emolumenti tui causa velis eos, quorum intersit id scire. Hoc autem celandi genus quale sit et cuius hominis, quis non videt? Certe non aperti, non simplicis, non ingenui, non iusti, non viri boni, versuti potius obscuri, astuti, fallacis, malitiosi, callidi, veteratoris, vafri. Haec tot et alia plura nonne inutile est vitiorum subire nomina?
 
traduzione
 
57. Non sembra che n? quel mercante di grano ai Rodiesi n? questo venditore della casa agli acquirenti avrebbero dovuto nascondere nulla. Nascondere non significa, difatti, tacere tutto ci? che sai, ma volere che ignorino quello che tu sai, per tuo guadagno, quanti avrebbero interesse a saperlo. Chi non vede quale sia e caratteristico di quale uomo questo modo di celare? Certo non ? proprio di un uomo leale, schietto, nobile, giusto, buono, ma piuttosto di un uomo scaltro, dissimulatore, astuto, ingannatore, malizioso, sagace, furbacchione ed abile. Che utilit? c'? a tirarsi addosso tanti ed altri ancor pi? numerosi appellativi di difetti?
 

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